Hai comprato un impregnante per legno ma non sai se è quello giusto al tuo scopo? Meglio uno all’acqua o uno a solvente? Ti stai chiedendo cosa sono i VOC? Non ti preoccupare, in quest’articolo troverai le risposte ai tuoi dubbi.
Negli ultimi anni si è parlato sempre più spesso di impregnanti per legno, ma a volte vengono confusi con le vernici o gli smalti. In quest’articolo ti spiegheremo che cos’è un impregnante per legno, quali sono i suoi usi e le sue caratteristiche e come individuare i prodotti più sicuri.
Dopo aver scoperto com’è facile usare questo tipo di prodotto, non potrai più fare a meno degli impregnanti per proteggere e colorare il tuo legno!
Pavimento trattato con Lignum Nature
Gli impregnanti sono di solito prodotti facili da applicare, sia quando si tratta di legno nuovo sia quando si fa manutenzione su un materiale già trattato.
Nel caso di legno nuovo, è consigliabile prima applicare un trattamento biocida (antifungo e/o antitarlo), soprattutto se il materiale verrà collocato in una zona caratterizzata da elevata umidità. Nel caso in cui siano presenti eventuali fori o fessure, queste possono essere chiuse con dello stucco per legno, in modo tale da avere una superficie liscia ed omogenea.
Dopo aver rimosso lo sporco incoerente dal legno, se la superficie risulta asciutta si può procedere con il trattamento impregnante.
Il prodotto va steso seguendo la direzione delle venature e si può applicare a pennello, a rullo, a spugna o a spruzzo (con una pistola per verniciatura). A livello industriale è possibile trattare il legno attraverso l’uso di macchine impregnatrici, come ti mostriamo in questo video.
Oltre ai classici pennelli piatti, i migliori impregnanti si posso stendere sul legno anche con l’uso di un tampone, come ad esempio Hydrovelvet.
Per la manutenzione del legno già trattato, in genere è sufficiente pulire la superficie con un detergente specifico e poi riapplicare l’impregnante. Molti si chiedono quando va fatta la manutenzione, ma tutto dipende dal tipo di legno e dal luogo in cui esso si trova. Di solito si deve fare manutenzione quando le superfici risultano sporche e quando cominciano a dare i primi segnali di scolorimento e/o ingrigimento.
Se hai cambiato idea sul colore applicato e vuoi usarne un altro, ti basterà piallare o carteggiare il legno per rimuovere lo strato superficiale colorato. È possibile usare dei solventi per rimuovere il trattamento, ma è un metodo che comporta l’uso di prodotti con delle pericolosità specifiche. Meglio armarsi di carta abrasiva e di pazienza! Una volta rimosso il colore, ti basterà eliminare la polvere e applicare il prodotto scelto.
Se il prodotto non mostra particolari simboli, allora hai tra le mani un impregnante non pericoloso.
Un’altra informazione che gli impregnanti devono riportare obbligatoriamente in etichetta è il valore di VOC (Volatile Organic Compounds – Composti Organici Volatili, COV, in italiano). Questo dato è normato dalla direttiva 2004/42/CE e dal decreto legislativo n. 161/2006, in cui si indicano i valori limite di emissione di VOC per alcune tipologie di pitture e vernici (compresi gli impregnanti). Un’etichetta corretta dovrebbe quindi riportare la sottocategoria del prodotto, il pertinente valore limite di VOC espresso in g/l e il contenuto massimo di VOC espresso in g/l del prodotto pronto all'uso, come è mostrato nell’immagine sottostante e come ti spieghiamo meglio nel nostro articolo dedicato ai composti organici volatili.
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